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17.40: nessuna sorpresa per il Verona. Cacciatore terzino sinistro, Romulo arretra in difesa e lascia posto ad Hallfredsson a centrocampo.
Verona (4-3-3)
Rafael; Romulo, Moras, Maietta, Cacciatore; Jorginho, Donati, Hallfredsson; Jankovic, Toni, Martinho
E’ Cacciatore, dunque, a giocare in posizione di terzino sinistro. Romulo arretra e Hallfredsson in campo dal primo minuto.
Roma – Verona è una sfida che preoccupa moltissimo l’allenatore degli scaligeri. Che vuole godersi il bell’esordio della sua squadra e il suo Luca Toni (per il quale qualcuno parla addirittura di nazionale, ma Mandorlini stempera), ma non può non essere realisa:
«La Roma è una squadra di grande talento, ha in Totti l’unico grande campione e l’ultima bandiera del calcio italiano. Sarà durissima. Stiamo bene, ma la Roma avrà grandi motivazioni».
Ecco la lista dei convocati per l’incontro:
Rafael, Nicolas, Mihaylov; Bianchetti, Moras, Gonzalez, Maietta, Cacciator; Donati, Laner, Jorginho, Martinho, Romulo, Hallfredsson, Cirigliano; Toni, Cacia, Gomez, Sala, Jankovic, Longo.
Il modulo sarà un 4-3-3 speculare a quello degli avversari.
Roma – Verona Mandorlini non ha gli stessi problemi di Garcia (che deve scegliere quale tridente d’attacco schierare), ma ne ha di forzati in difesa.
Agostini è fermo almeno per altre due srttimane, e anche Albertazzi potrebbe non giocare domenica, causa affaticamento muscolare. Panca corta per l’Hellas, che non ha altri titolari nel ruolo del terzino sinistro. Soluzioni? Forse Martinho che arretra e Gomez in campo dal primo minuto. In alternativa, potrebbe arretrare Cacciatore. Quel che è certo è che la difesa del Verona appare mutilata.
L’allenamento di oggi a Peschiera dovrebbe sciogliere i dubbi sulle condizioni dell’ex giocatore milanista e di conseguenza guidare le scelte di Mandorlini.
A centrocampo, recupera al 100% Hallfredsson, che lamentava un fastidio al ginocchio, e dovrebbe essere della partita fin dal primo minuto.
Roma – Hellas Verona, Jankovic: «Giallorossi fra i più in forma»
Roma – Verona, aggiornamento. Oggi, 28 agosto 2013, in conferenza stampa, il calciatore del Verona Boško Janković ha parlato con i giornalisti a Peschiera del Garda, dove si sta allenando la sua squadra in vista del match di domenica. Il centrocampista ha commentato l’esordio in Serie A della sua squadra e parlato del futuro prossimo venturo. Un futuro che si chiama Roma – Verona.
La vittoria con i rossoneri fa già parte del passato:
«La partita contro il Milan? Abbiamo disputato tutti una buona gara. Non è mai facile vincere contro i rossoneri, siamo stati bravi».
Perché tanta fretta di archiviare un esordio a suo modo storico? Jankovic non ha alcun dubbio:
«E’ già tempo di pensare alla Roma».
Sullo stato di forma dei giallorossi, il centrocampista, in prestito dal Genoa, ha una visione molto chiara:
»Una squadra, in questo momento, più in forma del Milan, gioca un calcio diverso dagli altri e sono i favoriti. Noi giochiamo fuori casa, e dovremo dare molto di più per fare risultato».
Jankovic, che ha detto chiaramente di trovarsi molto bene al Verona e di sentirsi perfettamente integrato nel gruppo, è una bestia nera per i giallorossi, cui ha già segnato tre gol (due negli ultimi due anni, col Genoa a Marassi). Ciò nonostante prosegue con i complimenti, forse anche per scaramanzia:
«Sono una delle migliori squadre italiane, fra le più complete dalla difesa all’attacco».
Roma – Hellas Verona, Luca Toni protagonista da ex?
Roma – Hellas Verona ha svariati motivi di interesse calcistico, al di là della banalità del fatto che entrambe le squadre siano a “punteggio pieno” (ovvero, entrambe vittoriose nella prima giornata di campionato) e che quindi sia una specie di scontro al vertice.
Il Verona è caricato a pallettoni, ovviamente, dopo la vittoria casalinga contro il Milan. E’ stato un colpaccio da neopromossa o è qualcosa di ripetibile? Molto difficile dirlo.
La società ha concesso ai giocatori un giorno di riposo in più, forse per smaltire gioia e adrenalina e per ripartire con concentrazione alla volta dello stadio Olimpico e all’assalto della capitale.
Ecco il programma ufficiale degli allenamenti, diramato dalla società. Ieri una sgambata pomeridiana, oggi due sedute, poi una al giorno da giovedì.
Mercoledì: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 18)
Giovedì: seduta pomeridiana (ore 18)
Venerdì: seduta pomeridiana (ore 18)
Sabato: seduta mattutina (ore 10.30)
Il più carico di tutti, ovviamente, sarà Luca Toni. Trentasei anni, mai domo, una carriera, come si suol raccontare in questi casi, costellata di infortuni, l’attaccante ha vestito varie casacche in serie A. Fra cui proprio quella della Roma, sebbene per un solo scampolo di stagione: arriva in prestito gratuito dal Bayern Monaco, esordisce il 6 gennaio 2010, il 23 gennaio si infortuna ed è costretto a un mese di stop, ad inizio luglio passa al Genoa. Ha il tempo di collezionare 15 presenze e 5 gol. E’ sufficiente per definirlo un ex? Be’, a volte la definizione si spreca per molto meno.
Il più carico di tutti, dicevamo. Perché la doppietta segnata al Milan con due incornate (e con difesa rossonera non esente da colpe, è bene dirlo) è di quelle che non si dimenticano facilmente. Tant’è che il giorno dopo, la Gazzetta raccontava di un Luca Toni che dà lezioni a Balotelli. Mica male.
Lo pensano anche a Verona. L’Arena, quotidiano locale, celebra la vittoria del sabato con un altro pezzo, il martedì, con la scusa di riguardare il film della partita a bocce ferme. Come dar torto a Luca Mantovani, autore del pezzo, quando scrive:
«Il giorno dopo, a bocce ferme, rileggi la formazione dell’Hellas e quella del Milan e pensi di aver sognato. Tra i gialloblù ben quattro esordienti – che diventano cinque nel secondo tempo con l’ingresso di Juanito Gomez nel secondo tempo – e un gruppo di giocatori che rivedono la A dopo aver raccolto una manciata di presenze e poco più basta vedere le carriere di Cacciatore e Martinho, di Cacia e Hallfredsson, di Romulo e anche dello stesso Mandorlini che ha raccolto cinquecento panchine in carriera e solo 26 nella massima serie. Dall’altra parte gente come Abbiati e Mexes, Montolivo o Nocerino o un campione come Mario Balotelli che ha già messo insieme più di cento partite tra i professionisti e venticinque presenze con la Nazionale. Ha vinto il Verona? Ma stai scherzando?
No, non si sta scherzando. Ma siccome il giuoco del calcio, quando inizia il campionato, diventa una cosa seria, ora il Verona deve dimostrare che non si tratti di un fuoco di paglia.
E deve anche dimostrare di poter contenere le intemperanze dei tifosi. Domenica ci sono stati scontri con quelli del Milan, e il giudice sportivo ha deciso di multare il Verona. Questa la motivazione dell’ammenda di 40.000 euro, per
«avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato sei fumogeni nel recinto di giuoco; per avere inoltre, verso il termine della gara, indirizzato alcuni fasci di luce laser verso l’Arbitro e verso i giocatori della squadra avversaria; per avere infine, alla conclusione della gara, mentre il pubblico defluiva dalla stadio, lanciato oggetti di varia natura e alcuni seggiolini in plastica divelti verso sostenitori della squadra avversaria, senza conseguenze lesive».
La società ha presentato ricorso. Fra l’altro, domenica alle 18 incontra la Roma. Che ha la curva Sud chiusa per scontare la squalifica per cori razzisti: viene il dubbio che possa essere il tema del campionato non giocato. Quindi, preferiamo concentrarci sul campo giocato. Per quello parlato, oggi Boško Janković incontra i giornalisti alle 11.45.
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